Roma – Addio allo scontrino fiscale di carta, sì al digitale. La risoluzione parlamentare presentata da Fratelli d’Italia che riguarda la dematerializzazione degli scontrini è stata approvata ieri dalla Commissione Finanze della Camera.

Ora la palla passa al Governo: con questa risoluzione, infatti, il Parlamento invita l’Esecutivo a intervenire e delinea un percorso graduale di intervento. Se il Governo accoglierà l’indicazione, dal 2026 solo i pagamenti in contanti continueranno a generare automaticamente lo scontrino cartaceo. Ma fino al 1° gennaio 2027, quando verrà introdotto lo scontrino elettronico anche per chi paga in contanti. Questo passaggio seguirà delle tappe: le prime aziende che dovranno passare al digitale saranno quelle della grande distribuzione. A seguire, poi, tutti gli altri esercenti.

In pratica, chi utilizzerà il Pos per effettuare un pagamento non riceverà più uno scontrino di carta, ma potrà riceverlo in formato Sms o all’indirizzo di posta elettronica. Il vecchio scontrino sarà stampato solo su esplicita richiesta del cliente. La proposta è complementare con quanto previsto dalla legge di Bilancio 2025, che prevede l’obbligo di collegamento tra lo strumento elettronico di pagamento (il Pos) e il registratore di cassa telematico al fine di registrare, memorizzare e trasmettere in forma aggregata all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi dei pagamenti elettronici giornalieri. Quando si paga con bancomat o carta di credito, quel pagamento è già inserito nel registratore di cassa, quindi la stampa dello scontrino sarebbe inutile. Nonché dannosa per l’ambiente: la carta utilizzata per gli scontrini, infatti, non è riciclabile e contiene additivi chimici.