Roma – 600 milioni di euro per gli investimenti nelle imprese e 300 milioni per gli investimenti negli immobili. È questa la dotazione finanziaria prevista dal fondo nazionale del ‘Made in Italy’, istituito dall’articolo 4 della Legge 206 del 27 dicembre 2023, e reso operativo dall’adozione del disegno di legge sul Made in Italy del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti di concerto con il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso.
La dotazione finanziaria, inizialmente fissata in 1 miliardo in due anni, si è ridotta a 900 milioni di euro. Come si legge in una nota ufficiale sul sito del Dipartimento per il programma di governo, “il fondo ha l’obiettivo strategico di sostenere la crescita, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali e il potenziamento dell’accesso alle materie prime critiche”. E sono due i settori strategici di intervento previsti dal fondo nazionale: “estrazione, lavorazione, trasformazione, approvvigionamento, riciclo, riuso e distribuzione delle materie prime critiche; altre filiere ritenute strategiche per intensità tecnologica e competitività”. Il fondo, continua la nota, “attua gli interventi attraverso due veicoli di investimento, ognuno con una funzione specifica e affidato a società di gestione specializzate: Fondo di Real Asset e il Fondo Imprese”.