Roma – Il Ddl concorrenza aveva fissato all’1 aprile l’obbligo per i produttori di indicare in etichetta i casi di shrinkflation, ovvero la pratica di ridurre la quantità di prodotto mantenendo invariato il prezzo. Il decreto Milleproroghe, però, ha fatto slittare di sei mesi l’entrata in vigore della norma, che diventerà operativa a partire dall’1 ottobre 2025. 

Questo slittamento, si legge su Altroconsumo, permetterà all’Italia di evitare una procedura di infrazione da parte della Commissione europea per mancato rispetto delle tempistiche di notifica (leggi qui). Bruxelles ha infatti tempo fino all’8 aprile 2025 per dare un parere e chiedere eventuali modifiche.

Se non ci saranno altri impedimenti o rinvii, per le aziende sarà obbligatorio informare il consumatore “dell’avvenuta riduzione della quantità tramite l’apposizione nel campo visivo principale della confezione di vendita o tramite un’etichetta adesiva riportante la seguente dicitura: ‘Questa confezione contiene un prodotto inferiore di X (unità di misura) rispetto alla precedente quantità””, spiega il Ddl concorrenza. L’obbligo di informazione si applicherà per un periodo di sei mesi “a decorrere dalla data di immissione in commercio”.