Milano – I finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla locale procura nei confronti di Aspiag Service, una concessionaria del marchio Despar, per l’importo complessivo di circa 8 milioni di euro. Le indagini svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano, con la collaborazione del settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle entrate, riguardano l’ipotesi di somministrazione illecita di manodopera e fanno riferimento al sospetto di frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, di fatture emesse per operazioni inesistenti, a fronte della stipula di fittizi contratti d’appalto. Secondo l’ipotesi accusatoria, i rapporti di lavoro con la società committente sarebbero stati schermati da società ‘filtro’, che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative, che avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e gli oneri di natura previdenziale e assistenziale.

L’inchiesta è coordinata dal Pm di Milano Paolo Storari nell’ambito di un filone che ha recentemente coinvolto Esselunga, Brt e altre realtà. Nel decreto di sequestro, Storari scrive che la pratica illecita “dura da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario”. Nell’indagine risulta indagato l’Ad di Aspiag Christof Rissbacher, oltre ad Antonio Suma, “gestore di una serie di cooperative-serbatoi di manodopera, destinate al fallimento dopo che Suma – scrive il pm – le aveva ampiamente spogliate di ogni risorsa trasferendo il denaro su conti svizzeri”.

Aspiag Service ha diffuso un commento sulla vicenda. Lo riportiamo di seguito:

“Con riferimento alle notizie di stampa rispetto all’indagine della Procura di Milano per una accusa di presunta somministrazione illecita di manodopera, Aspiag Service S.r.l. (concessionaria del marchio Despar in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia) offre la massima collaborazione alle autorità giudiziarie, nella convinzione di aver sempre operato nel giusto e nel rispetto della legalità. L’azienda ripone la massima fiducia nel lavoro della magistratura auspicando possa essere fatta chiarezza nel più breve tempo possibile”.