Roma – +20% anno su anno per quanto riguarda le vendite all’estero delle Pmi su Amazon. 48 miliardi il valore del transato e-commerce b2c in Italia, in aumento del 15,2% su base annua nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022. 21 miliardi di euro il fatturato totale già attivato dall’e-commerce in Italia e 110 miliardi di euro il fatturato attivabile (circa il 6% del Pil nel 2022). Questi solo alcuni dei dati sull’e-commerce rivelati da uno studio condotto da The European House Ambrosetti con Amazon e riportati da Il Corriere della Sera L’Economia.
Secondo lo studio, la diffusione dell’online ha fatto sì che l’inflazione sia stata mitigata. Negli ultimi sei anni, secondo il report, se non ci fosse stato l’e-commerce, infatti, l’inflazione sarebbe stata più alta in media del 5%. “L’e-commerce vince su più fronti, i prezzi restano bassi perchè esiste un’attenzione maniacale all’efficienza e al contenimento dei costi“, sottolinea Mariangela Marseglia, vice president e country manager di Amazon Italia e Spagna. “La tecnologia diventa uno strumento abilitatore di efficienza, velocità e cura per il cliente, carte vincenti nello scenario attuale”.
Sono molte le aziende che, ormai, riconoscono l’importanza del digitale. Su un campione di 650 imprese, infatti, grazie alla presenza dell’online si registrano fatturati in crescita in media dell’8,8% e di marginalità ed export dell’8,1%. Ma non solo. Come riporta il quotidiano: “Il digitale migliora il modo di fare impresa ‘offline’, perché aumenta la brand awareness (per sette aziende su dieci) e i servizi al cliente (per sei aziende su dieci)”. Grazie all’introduzione del digitale, poi, il 20% delle imprese ha integrato l’organico con nuove figure professionali.