Walmart introduce nella contrattazione commerciale l’uso di un software di Intelligenza artificiale. Anche Amazon avrebbe già intrapreso la stessa strada. Si va verso la gestione direzionale affidata ad account tradizionale e il resto in mano ai bot.
Di Andrea Dusio
Stanchi di sentir parlare di ChatGpt e delle sue mirabolanti potenzialità? Se il mondo dibatte intorno alla possibilità che l’Intelligenza artificiale possa sostituirsi all’uomo in una serie di attività che vanno, letteralmente, dalla scrittura di una sceneggiatura cinematografica al governo del pianeta (con ricadute distopiche che spingono gli stessi pionieri dell’Ai a parlare di rischio di sostituzione della nostra specie, come nel paper degli scienziati Joseph Briggs e Devesh Kodnami, pubblicato da Goldman Sachs Economic Research), qualcuno è già andato oltre, come Walmart, che si affida all’Intelligenza artificiale per uno scopo più pragmatico: la contrattazione con i fornitori.
Il gigante della vendita al dettaglio utilizza un chatbot sviluppato da Pactum Ai Inc. con sede a Mountain View, in California, il cui software aiuta le grandi aziende ad automatizzare le trattative con i fornitori. Walmart comunica al software il proprio budget e le proprie esigenze. Poi l’Intelligenza artificiale, invece di un team di acquisto, comunica con i venditori umani per chiudere ogni affare. “Noi stabiliamo i requisiti e poi, alla fine, ci dice il risultato”, dice Darren Carithers, vicepresidente senior di Walmart per le operazioni internazionali.
Carithers ha spiegato a Bloomberg che il software di Pactum riduce il tempo di negoziazione per ogni accordo con i fornitori a giorni, rispetto alle settimane o ai mesi in cui veniva gestito esclusivamente da personale in carne e ossa. Il sistema avrebbe dato già risultati positivi. Walmart ha dichiarato in tal senso di aver raggiunto accordi con circa il 68% dei fornitori contattati, con un risparmio medio del 3% sui contratti gestiti via computer da quando ha introdotto il programma all’inizio del 2021.
La trasformazione in atto va, in questo senso, in una direzione molto precisa. Presidiare alcuni clienti top, a cui riservare la negoziazione gestita tradizionalmente dai propri account, e per il resto demandare gradualmente le trattative commerciali al sistema di Intelligenza artificiale di Pactum. Una strategia che anche Amazon avrebbe sposato, riservando i manager dedicati a marchi leader di categoria come Nestlé SA e Procter & Gamble Co, ma automatizzando altri tipi di discussioni con i fornitori. A riferirlo è Martin Heubel, un ex dirigente di Amazon che ora fornisce consulenza ai marchi che vendono prodotti sul sito.
Tre fornitori su quattro che hanno testato il programma avrebbero dato un feedback positivo a Walmart, spiegando di preferire la negoziazione con l’Intelligenza artificiale rispetto a quella con un essere umano, anche se una piccola percentuale ha dichiarato che avrebbe voluto negoziare con una persona. Secondo Warren Carithers, “questo è il modo migliore per farlo. Lo paragonerei alle persone che usano le casse automatiche nei negozi. Alcuni clienti le adorano, ma indovinate un po’: alcuni vogliono andare alla cassa tradizionale e vedere una persona”.
Alla luce di quanto scrive Bloomberg, non si può non considerare lo scenario di lungo periodo, in cui gli esseri umani potrebbero essere completamente eliminati dalla contrattazione. Pactum starebbe infatti studiando come condurre trattative da bot a bot, dice Rand. Ci sarebbero in tal senso ostacoli che impediscono per adesso di fare questo passaggio ulteriore. I sistemi meccanizzati hanno ancora difficoltà a fare valutazioni se sono in possesso di informazioni limitate e non possono tenere conto di molti dettagli che sfuggono alle analisi quantitative. Per ora, quindi, il match di Walmart nei termini dei piccoli contratti è destinato a essere macchina contro uomo. E tra i fornitori c’è qualcuno che inizia a suggerire: “Bene, se loro hanno sviluppato evidenti economie, il risparmio va condiviso con noi”. A determinate condizioni, parlare con una macchina può diventare conveniente anche per loro.