Milano – Nel secondo trimestre 2025 gli ordini di macchine utensili crescono del 22% rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo i dati Ucimu-sistemi per produrre. In particolare, spicca il mercato interno con un +70,3%. Un risultato tuttavia collegato al dato “disastroso” registrato nel secondo trimestre 2024, “il peggiore degli ultimi 10 anni a esclusione di quello del 2020”, secondo il presidente di Ucimu, Riccardo Rosa (in foto). Bene anche il dato sull’export, che segna +9,5%.
Nonostalte la raccolta ordini dei costruttori italiani di macchine utensili sia in territorio positivo da quattro trimestri consecutivi, “le preoccupazioni restano perché le condizioni di contesto peggiorano con il passare dei mesi”, afferma il presidente. A preoccupare il comparto c’è sicuramente la politica protezionistica dell’Amministrazione Trump. E a questo proposito, al fine di diversificare ulteriormente i mercati di destinazione, l’associazione chiede di “accelerare sulla pianificazione di accordi di libero scambio con paesi che stanno vivendo, o si accingono a vivere, una lunga stagione di sviluppo, a partire dall’Africa e da alcune aree dell’Asia”.
Sul fronte interno, l’auspicio è invece una proroga oltre il 31 dicembre di Transizione 5.0, “così da permettere ai costruttori di macchine utensili e, in generale di macchinari, di poter raccogliere un ulteriore giro di ordini”, aggiunge Riccardo Rosa. “Sottolineiamo la necessità di aprire appena possibile, già dopo la pausa agostana, un tavolo di confronto sulle esigenze delle imprese manifatturiere così da indirizzare al meglio le linee su cui costruire la politica industriale dei prossimi anni”.