Milano – “Siamo assunti per guidare camion, non per fare anche i facchini. Vogliono farci scaricare tonnellate di merci? Lo facciamo. Ma vogliamo 10 euro in più al giorno”. È una delle richieste dei circa 400 corrieri dipendenti delle aziende Brivio&Viganò Logistics, Cap Delivery e Deliverit, che consegnano la spesa per Esselunga in Lombardia, in protesta da giorni (leggi qui). Gli autisti lamentano le cattive condizioni di lavoro, tra cui appunto l’obbligo di carico e scarico merci, con consegna della spesa fino al pianerottolo. Come pubblicato da Repubblica, ogni autista, a inizio turno, caricherebbe sul camion le casse per 18 consegne, all’incirca “850 chili, che spesso arrivano a mille. […] Non siamo tenuti a farlo, ma è dato per scontato”. Spesso fanno anche doppi turni. Il sindacato Filt Cgil sottolinea che “Con un contratto da autisti, i corrieri non sono assicurati per gli infortuni che hanno trasportando i pesi fuori dal camion”. E il problema riguarderebbe anche i danni che si possono creare durante la consegna. Tra le questioni aperte dai manifestanti, poi, i furgoni talmente stipati di merce che il peso del camion supera i 350 quintali previsti dal Codice della strada, le consegne in case senza ascensore, i turni decisi all’ultimo.
Oggi pomeriggio, ricordiamo, è prevista la convocazione di un tavolo di confronto in prefettura a Milano, dove sindacati e aziende cercheranno una mediazione.
Esselunga, nel frattempo, dichiara la sua estraneità alla vertenza, che riguarda i lavoratori di suoi sub-fornitori (leggi qui).