Milano – I corrieri di Esselunga dell’area milanese protestano e scioperano. Lamentano, insieme al sindacato, le cattive condizioni di lavoro cui sono costretti centinaia di autisti delle aziende in appalto Brivio & Viganò Logistics, Cap delivery e Deliverit. Secondo il sindacato Filt Cgil Milano, ogni giorno i corrieri si occupano di fare circa 10mila consegne per conto della catena di supermercati, caricando e scaricando 35 quintali di merce a turno, spesso con doppi turni.
Secondo il sindacato, le tre aziende avrebbero attuato “comportamenti aziendali discriminatori e pratiche gestionali arbitrarie”, tra cui “persone messe a riposo senza alcuna giustificazione operativa, mentre ad altre è richiesto di lavorare in regime straordinario, ben oltre il normale orario”. Inoltre, aggiunge la nota sindacale, ci sarebbero “pressioni indebite sul personale affinché sostituiscano chi si rifiuta di lavorare con mezzi sovraccarichi, in evidente violazione delle norme sulla sicurezza”.
Dopo aver scioperato per 48 ore dal 17 al 19 aprile, cancellando il 30% delle consegne (pari a circa sei-sette mila consegne, secondo fonti sindacali), sono riprese questa mattina le proteste, con presidi davanti ai magazzini di Settimo Milanese e Dione Cassio (Mi), Varedo (Mb) e Lallio (Bg), come già fatto settimana scorsa. Filt Cgil ha annunciato per oggi anche uno sciopero in vista della convocazione di un tavolo di confronto previsto per domani 23 aprile in prefettura a Milano, dove sindacati e aziende cercheranno una mediazione.