Milano – Sul sistema imprenditoriale italiano pesa una difficile problematica da gestire: il caro energia. A dirlo è Emanuele Orsini (nella foto), presidente di Confindustria. Che, intervistato dal giornalista Francesco Giorgino nel corso della trasmissione tv XXI Secolo di Rai1, ha affrontato diversi temi caldi relativi alle imprese italiane: capacità competitiva in primis, ma anche dazi, transizione energetica.
“Siamo il quarto Paese esportatore al mondo e nel 2024 abbiamo esportato 626 miliardi, generando un surplus di 100 miliardi. Ma ci sono alcune problematiche da gestire, penso alla mancanza di competitività per i prezzi dell’energia”. Il gas è un tema centrale. “Verso la Spagna paghiamo il 70% in più, verso la Germania 50% in più, sono numeri che mettono fuori mercato le nostre produzioni”, spiega il presidente.
E sottolinea come Confindustria abbia lanciato un grido d’allarme su come venga quantificato in Europa il costo del gas. “Se un’impresa che produce gas e vende gas alle nostre imprese lo acquista a 4-7 euro, aggiungendo il prezzo del trasporto e del mark up, siamo a 20-22 euro. Siamo arrivati anche a 55 euro a mwh. La differenza è una speculazione finanziaria di alcune poche società che non sono vigilate. Abbiamo chiesto in Europa di fare luce. Serve un mercato unico dell’energia”.