Washington (Usa) – Il presidente americano Donald Trump sospende i dazi a Canada e Messico, oggetto dell’ordine esecutivo firmato sabato 1 febbraio, che fissava imposte al 25% per l’importazione di tutti i beni dalle due nazioni (10% su quelli petroliferi). Dopo le trattative con la presidente messicana Claudia Sheinbaum e con il premier canadese Justin Trudeau, il neopresidente Usa ha infatti deciso di congelare i dazi per 30 giorni. Il Canada ha anche minacciato di imporre a sua volta il 25% sui beni americani.

In cambio della sospensione dei dazi, Trump ha ottenuto dal Messico un maggiore impegno nel contrastare l’immigrazione illegale e il flusso della droga fentanyl. Sul fronte canadese, come ha dichiarato il premier Trudeau, il Paese “sta implementando il suo piano al confine da 1,3 miliardi, rafforzando la frontiera con personale e tecnologia per un migliore coordinamento e investendo più risorse per fermare il flusso di fentanyl. Circa 10mila persone lavorano in prima linea per proteggere il confine”.

Sono entrati in vigore, invece, i dazi del 10% a carico delle importazioni cinesi. Complessivamente, valgono circa 400 miliardi di dollari e diverse merci cinesi erano già sottoposte a un dazio tra il 10 e il 25%. Trump ha dichiarato che parlerà “molto presto” con il leader cinese Xi Jinping. E Pechino, intanto, ha imposto dazi del 15% su carbone e gas provenienti dagli USa.

Al momento non è stata ancora esplicitata la strategia commerciale verso l’Ue: da quanto si apprende potrebbero esserci dazi del 10%, non è ben chiaro in quali categorie merceologiche e resta da capire la reazione europea.