Milano – Quasi la metà delle famiglie italiane, facendo la spesa, si distanzia dagli acquisti sostenibili, mentre il 23% non può permetterseli, pur essendone interessato. Il 12% mette nel proprio carrello prodotti sostenibili consapevolmente, mentre il 16% lo fa senza rendersene conto. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio Shopper Marketing for Conscious Shopping presentato da Retail Institute Italy e Università di Parma, in collaborazione con NIQ.
“Insieme all’Università di Parma abbiamo voluto indagare le dinamiche evolutive da un punto di vista innovativo, che unisce all’analisi delle azioni messe in campo dalle aziende, le percezioni e i comportamenti dei consumatori, fornendo indicazioni puntuali per individuare i punti di forza e le aree di miglioramento e promuovere un modello di sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale”, ha dichiarato Marco Zanardi, presidente di Retail Institute Italy.
Per aumentare gli acquisti responsabili, pilastro dell’economia circolare insieme alla sostenibilità, si utilizza il ‘nuding’, la spinta dell’individuo verso scelte sostenibili studiando un modo efficace per presentare le informazioni. I dati mostrano una forte eterogeneità nella performance di vendita dei panieri sostenibili a causa dei diversi approcci riscontrati: da una parte si punta sulla Mdd e alle politiche stabili di convenienza, dall’altra si predilige l’abbondanza dell’assortimento e politiche di hi-low price.