Inaugurato a Milano il nuovo mega centro commerciale con 210 negozi e 43 ristoranti. All’interno un pdv dell’insegna di oltre 3mila metri quadri. Intervista esclusiva al direttore generale. Che anticipa l’apertura di uno store “molto sperimentale”.
Il 15 novembre, in occasione dell’apertura del centro commerciale Merlata Bloom Milano di via Daimler, incontriamo il direttore generale di Esselunga, Gabriele Villa. Che presenta il nuovo superstore e spiega le ragioni della scelta.
Quali sono i plus di questo nuovo punto vendita?
Rispetto agli altri, sono diversi l’arredo, l’ambientazione, la luce, i pavimenti, i soffitti. Ma anche la disposizione degli scaffali e delle merceologie. Il reparto del pane, ad esempio, normalmente era nel retro, mentre qui è stato portato avanti, così come la gastronomia. E questo per mettere bene in evidenza uno dei plus assoluti di Esselunga: il suo ‘saper fare’. Importante anche la posizione delle casse, che sono all’ingresso del punto vendita e spostate sul lato.
C’è anche molta tecnologia in più…
È vero. Si tratta di una caratteristica che stiamo implementando anche nei negozi in ristrutturazione. Oltre ad aprire nuovi punti vendita, infatti, stiamo lavorando a nuovi concept che si basano su tecnologia e digitalizzazione progressiva.
A proposito, ho saputo che aprirete a breve un nuovo punto vendita molto innovativo…
Abbiamo in programma l’apertura di un punto vendita che ci permetterà di sperimentare nuovi format, servizi e tecnologie, che porteremo sia nel supermercato sia nella parte di ristorazione e bar. È un progetto di circa 200 metri quadri e verrà aperto fra qualche mese. Sarà un negozio sulla falsa riga delle Eccellenze Esselunga, quindi un piccolo format molto sperimentale.
[Villa non si sbottona ma fonti solitamente bene informate parlano di un negozio completamente automatizzato, senza casse. La tecnologia è israeliana, implementata da una ditta torinese. La sua realizzazione ha subito rallentamenti in quanto alcuni tecnici israeliani sono stati richiamati in patria a causa della guerra contro Hamas, ndr]
La scelta di aprire in un centro commerciale così grande è singolare per Esselunga…
Siamo già presenti in alcuni centri commerciali (Asti, San Giuliano milanese, Casalecchio di Reno), ma è la prima volta che ci inseriamo in un mall così grande e integrato. Ci troviamo a Milano, in un centro molto innovativo in termini di materiali e ambientazione: non potevamo non esserci. Qui, grazie all’offerta che va dall’intrattenimento ai negozi per i giovanissimi, è possibile rivolgersi a un target completamente diverso rispetto al nostro. Questo ci permetterà di entrare in contatto con nuove tendenze e nuovi consumi. Negli Esselunga ‘stand alone’ intercettiamo solo chi vuole andare a fare la spesa, mentre in questo caso il target è molto più ampio.
Vista la vicinanza del maxi centro commerciale di Arese – che vede la presenza di Iper La grande i – Brunelli non sarà molto contento…
[Il Dg abbozza un sorriso… ndr]
Cambieranno gli orari? Seguiremo quelli di Merlata Bloom: per noi inserirci in questo contesto significa entrare in una community. L’intera struttura, infatti, può ospitare 11mila visitatori in piena occupazione. Se pensiamo a tutto quello che c’è intorno a livello cittadino, il bacino di utenza è significativo.
Come sta andando il trimestre anti-inflazione?
Sta andando bene. Abbiamo aderito subito, così come avevamo aderito all’iniziativa del 15% di sconto con la carta ‘Dedicata a te’. Abbiamo bloccato i prezzi dei nostri prodotti Smart, linea che sta avendo successo e che adesso è stata compresa dai clienti in termini di vantaggi e convenienza. A queste referenze poi abbiamo aggiunto una serie di prodotti di base a marchio privato con prezzi bloccati e ridotti. I risultati dicono che il progetto sta funzionando e che c’è un effettivo bisogno di convenienza, a cui noi in parte abbiamo risposto.