Grumolo delle Abbadesse (Vi) – Giflor, azienda veneta specializzata nella produzione di tappi di plastica con stampaggio a iniezione per l’industria cosmetica e personal care, food, parafarmaceutica e Otc, festeggia i suoi primi 50 anni di attività. Per l’occasione l’azienda ha aperto le porte del suo stabilimento di Grumolo Delle Abbadesse (Vi) alla stampa.
Fondata da Giuseppe Fracasso, oggi Giflor è nelle mani dei figli Fabio e Mattia Fracasso. Con un’area produttiva di 10mila mq, 60 dipendenti, 31 macchine a iniezione e bi-iniezione elettriche, ibride e idrauliche, l’azienda vicentina vanta un fatturato di 16,2 milioni di euro. Per un totale di 240 milioni di tappi in plastica prodotti nell’ultimo anno. “Nei prossimi cinque anni vogliamo raggiungere i 25 milioni di fatturato e ampliare ulteriormente i mercati internazionali”, spiega l’Ad Nadia Capovilla. Mercati esteri che, ad oggi, incidono per il 70% del fatturato, con Spagna, Uk, Francia e Germania a fare da traino. Senza dimenticare i mercati americani e asiatici. “Nel nostro prossimo futuro”, aggiunge Mattia Fracasso, responsabile sviluppo industriale & acquisti, “punteremo a rafforzare la nostra presenza nel mercato nazionale ed internazionale attraverso la creazione di relazioni imprenditoriali con importanti partner, continuando ad investire in tecnologie innovative e formazione del personale, la nostra risorsa fondamentale”.
Oltre all’internazionalizzazione, l’innovazione unita alla ricerca di soluzioni sostenibili sono i punti di forza dell’azienda, anche grazie al Giflor Lab. “Abbiamo ideato quattro linee di prodotti che includono 42 soluzioni di tappi in 350 diverse colorazioni”, sottolinea Fabio Fracasso, responsabile vendite Italia, “una di queste quattro collezioni (E-Closure Line) è stata interamente pensata per l’e-commerce. In più, da anni, in ottica sostenibile, investiamo nella ricerca di materiali alternativi e cerchiamo di ottimizzare la quantità degli stessi da impiegare”. In tal senso, rientra la linea Eco Low Profile per flaconi, brevettata nei primi anni 2000, composta da sistemi di chiusura caratterizzati da uno spessore limitato“.
In foto, da sinistra: Mattia Fracasso, Nadia Capovilla e Fabio Fracasso