Di Luigi Rubinelli

La scelta di Esselunga di perseguire una strategia di riduzione dei prezzi a scaffale, dall’11 novembre 2021 al 30 aprile 2022, pubblicizzata sui media con lo slogan “Anche quanto il carovita sale, i nostri prezzi non temono confronti”, finalizzata a salvaguardare il potere d’acquisto dei propri Clienti e la già consolidata immagine di convenienza. Su oltre 1.500 articoli tra i più apprezzati dai consumatori, Esselunga ha ridotto i prezzi su tutte le piazze, con decrementi tra i 6 e gli 8 punti percentuali.

La forte spinta inflazionistica che ha caratterizzato tutto il 2022 ha generato incrementi medi dei listini dei fornitori pari all’8,9%.

La politica prezzi adottata da Esselunga nel 2022 è ben rappresentata dal grafico seguente (fonte Nielsen), dal quale si evince che il Gruppo in tale contesto ha applicato prezzi sempre al di sotto del livello della concorrenza.

Nel 2022 la variazione del Pil è stata pari al 3,9% (fonte: Istat).

L’indice nazionale dei prezzi al consumo(1) del 31 dicembre registra un aumento dell’11,3% su base annuale (fonte: Istat). (1) indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi (Foi)

Le Vendite del Gruppo sono cresciute del 3,2% a Euro 8.835,5 milioni.

Il Mercato omnichannel della Gdo in Italia (di seguito ‘il Mercato’ e inclusivo di iper, super, discount, libero servizio, e-commerce) a livello nazionale è cresciuto del 6,6%. Il 2022 è stato caratterizzato dall’effetto inflattivo che ha portato il Mercato a ribaltare sul Cliente finale l’aumento dei prezzi e delle materie prime in netto anticipo rispetto ad Esselunga.

Si evidenzia che la crescita del 6,6% del Mercato è stata trainata dal canale discount (+10,0%), la cui performance è dovuta sia al numero rilevante di nuove aperture (n.303), sia all’inflazione, come evidenziato nel grafico seguente:

L’analisi delle vendite degli ultimi 4 anni fa emergere chiaramente che: o Esselunga ha mostrato una crescita costante, meno sensibile ad aspetti esogeni;

il Mercato ha riflesso maggior volatilità: nel 2022 l’inflazione, nel biennio 2020 – 2021 il Covid-19.

 

                                           2019      2020      2021      2022

Mercato                             +1,5%   +4,8%    +0,3%   +6,6%

Esselunga                          +2,9%   +2,9%    +2,2%   +3,2%

 

I clienti sono sostanzialmente costanti (+0,1% rispetto al 2021).

  • L’inflazione media alla vendita è stata del 5,5% a fronte di aumenti medi dei listini da parte dei fornitori pari all’8,9%. Assorbire il 3,4% dell’inflazione è stata una scelta strategica maturata al fine di tutelare il potere di acquisto dei Clienti.
  • È stata mantenuta la convenienza relativa nei prezzi di vendita rispetto alla concorrenza con 0,7% sotto la media della Trading Area e con l’1% sotto la media del mercato nazionale (Fonte Nielsen).

La crescita delle vendite del +3,2% (+2,2% nel 2021) è generata da un incremento delle vendite commerciali (negozi, e-commerce, bar e profumerie) pari al +3,5%, parzialmente compensato dal decremento dei contributi sulle operazioni a premio, maggiori nel 2021 a seguito della chiusura della campagna Fìdaty quinquennale, caratterizzata da un massivo ricorso al ritiro dei premi del catalogo.

Il Margine Operativo Lordo è pari a euro 501,4 milioni (5,7%), in diminuzione rispetto a euro 689,7 milioni (8,1%) del 2021. Tale diminuzione è ascrivibile ai seguenti fenomeni:

  • contrazione della marginalità dovuta alle sopra citate politiche prezzi adottate dal Gruppo,
  • incremento significativo dei listini dei fornitori (+8,9%),
  • aumento dei costi di approvvigionamento di energia elettrica, gas e combustibili per Euro 63 milioni,
  • beneficio sul 2021, non presente nel 2022, della chiusura della Campagna Fìdaty 2016 – 2021 per oltre euro 45 milioni.

 

Fonte: Bilancio 2022