Washington (Usa) – Nella giornata di ieri il Bureau of Labor Statistics, la principale agenzia d’indagine del governo statunitense in ambito economico, ha rivelato come l’inflazione a gennaio sia aumentata del 6,4%, facendo registrare un lieve rallentamento rispetto a dicembre (+6,5%). I rilevamenti del nuovo anno, però, hanno deluso le attese di analisti e investitori che si aspettavano dati inflazionistici in contrazione sia su base annuale (6,2%) sia mensile (0,4%).

“Sebbene negli ultimi mesi abbiamo assistito a un tasso inflativo leggermente inferiore, l’inflazione complessiva resta elevata”, ha commentato Michelle Bowman, membro della Federal reserve, la banca centrale americana.

A pesare sull’aumento dell’inflazione mensile, il caro prezzi degli alloggi ha pesato per circa la metà. Anche l’energia ha contribuito (2% sul mese e 8,7% sull’anno). Sono cresciuti anche i costi  dei beni alimentari, che registrano +0,5% mensile e +10,1% annuo. In sostanza, l’inflazione ha rallentato leggermente, ma è comunque aumentata dello 0,4% a livello congiunturale e del 5,6% rispetto a un anno fa, contro le rispettive stime dello 0,3% e del 5,5%.