Quattro operatori del canale specializzato annunciano la nascita di Super Drug Italia. La prima centrale di acquisti interamente italiana dedicata al settore. Intervista al direttore generale, Francois Xavier Tah.
Anno nuovo, alleanza nuova. Perché, come diceva John Belushi nel film ‘Animal house’: “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Nasce così, in un contesto di mercato più che mai complesso, mutevole e competitivo, Super Drug Italia, la prima centrale acquisti interamente italiana dedicata al settore del drugstore. Tra i protagonisti dell’operazione anche Francois Xavier Tah, che da direttore marketing e comunicazione di Risparmio Casa diventa direttore generale della neonata società. A lui chiediamo origini, strategie e programmi della centrale.
Com’è nata l’idea di creare la nuova centrale?
E’ inutile sottolineare quanto lo scenario di mercato sia cambiato negli ultimi anni. E a quale velocità. Abbiamo tutti presente il nuovo terreno di gioco, che mette a dura prova tutti i comparti, distribuzione compresa. Di fronte a questi stravolgimenti non si può restare fermi a guardare. Bisogna reagire con prontezza e adeguarsi ai tempi che corrono, pena il fallimento. Sono state queste riflessioni che hanno spinto a un cambio di strategia la nostra centrale di riferimento, Crai Secom, di comune accordo con i quattro soci attivi nel canale specializzato cura persona e casa: Forza 3, Consorzio Promotre, Dmo e Pilato. Che rappresentano otto società tutte a matrice italiana: Risparmio Casa, AeG Vitulano, General, Ingromarket, Meloni Walter, Dmo, Pilato e Prodis. A cui corrispondono sei insegne nazionali: Caddy’s, Piùme, Vitulano Drugstore, Risparmio Casa, Punto P. e Pilato. Una scelta valoriale, condivisa, che permette alle due ‘divisioni’ di ottimizzare le attività e concentrarsi sul proprio core business. Crai come azienda distributiva del food, in alleanza con la centrale drug per il non food. Il tutto all’interno della Centrale Forum.
C’è la possibilità che venga creata un’identità comune?
E’ un po’ come chiedere a due che si sono appena fidanzati se vorranno la comunione o la separazione dei beni… Ci siamo appena promessi amore eterno, iniziamo a organizzare al meglio il matrimonio, al resto si penserà più avanti. Anche perché mettere insieme realtà tanto diverse tra loro, con format quasi all’opposto (grandi superfici di periferia vs piccoli negozi di prossimità) non sarebbe semplice. Ci sono già tante opportunità da esplorare.
Come selezionerete i fornitori?
Lo zoccolo duro, circa il 70% dei prodotti grandi marchi, verrà definito da Forum. A questi si aggiungono poi fornitori locali (meno numerosi rispetto al mondo del food) e referenze a Marchio del distributore. Il tutto in un’ottica di massima valorizzazione dell’offerta. Per quei segmenti che non sono contemplati dal raggio d’azione della supercentrale, ad esempio casa, elettronica, Diy e toys, avremo la piena autonomia di gestione come Super Drug Italia.
Quali sono gli obiettivi?
L’unione fa la forza. E’ vero. Ancora di più se a unirsi sono aziende già forti e leader di settore, con una base solida, come in questo caso. La nostra volontà è quella di porci come un unico interlocutore qualificato nel comparto cura casa e igiene persona in Italia. Far emergere il valore e l’importanza delle nostre reti sul territorio. A livello di prodotti chiederemo all’industria esclusive e lanci in anteprima, e svilupperemo ulteriormente la Mdd. A livello di negozi la priorità è assolutamente quella di migliorare la customer journey dei clienti, attraverso tutti i mezzi necessari. Dalle ristrutturazioni all’innovazione tecnologica, passando per Crm e programmi di loyalty. Senza dimenticare aspetti come l’e-commerce e le consegne a domicilio.
Come vi immaginate tra qualche anno?
Mercoledì 25 gennaio abbiamo presentato le previsioni di crescita al 2025. Ad oggi siamo il secondo operatore del canale, con una quota di mercato del 24% (fonte Nielsen), un fatturato alle casse pari a 1,437 miliardi di euro, 5.150 dipendenti attivi in oltre 910 store, per 460mila metri quadrati di superficie vendita. Ma puntiamo a fare sempre meglio. Entro il 2025 ci prefiggiamo di portare il fatturato a 1,8 miliardi, con una crescita del 25%. Incrementando il numero di punti vendita del 21%, per arrivare a 1.100 negozi, e anche i dipendenti del 36%, per arrivare a 7mila. Arrivando a 30 punti di quota sul mercato.
Non male per essere l’obiettivo per il secondo anniversario di matrimonio…
Vi stupiremo con effetti speciali.
L’intervista completa, con tutti i dettagli dell’accordo, sarà pubblicata sul prossimo numero di b2B beautyToBusiness