Rimini – Il settore fieristico italiano si mostra in ottima salute nel 2023, come si evince dai dati Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane). Il calendario si arricchisce infatti con 33 nuovi eventi internazionali (+14%) e 23 rassegne nazionali (+10%), per un totale di 267 manifestazioni internazionali e 264 appuntamenti nazionali. L’impatto sui territori è pari a 22,5 miliardi di euro all’anno e il b2b fieristico permette di ottenere risultati sette volte migliori rispetto al totale dell’economia italiana, secondo un’indagine Prometeia per Aefi.
“Le fiere rappresentano un anello di congiunzione insostituibile tra l’economia globale e il nostro sistema produttivo: intercettare i mercati chiave per il made in Italy è un asset imprescindibile per lo sviluppo del comparto”, ha commentato Maurizio Danese, presidente di Aefi. Il 70% delle manifestazioni italiane internazionali previste per quest’anno si svolgeranno in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto. La regione con maggiori eventi fieristici si conferma la Lombardia (19,7%), seguita dal Piemonte (18,9%). I settori che più rappresentano il made in Italy in ottica export sono food-ospitalità e tessile.