Milano – Entro il 2025, portare il fatturato da 1,4 miliardi di euro a 1,8, con una crescita del +25%. Arrivare a quota 1.100 punti vendita dagli attuali 912 (+21%). Far salire il numero dei dipendenti da 5.150 a 7mila (+36%). Sono le proiezioni al 2025 della nuova centrale Super Drug Italia, presentate ieri presso il Westin di Milano a una platea di oltre 200 top manager delle maggiori aziende dell’industria di marca.

Protagonisti dell’incontro il presidente Stefano Battistelli (in foto) insieme al direttore generale Francois Xavier Tah, che hanno spiegato i pilastri cardine del progetto. Un modello di business con redditività sostenibile; bilancio solido e resiliente; gestione delle best practice.

Grazie a 460mila metri quadrati di superficie vendita, nel 2022 Super Drug Italia ha conglobato un fatturato alle casse di 1,437 mld di euro, divenendo il secondo operatore del settore in Italia. La negoziazione degli accordi quadro con l’industria di marca porterà la prima centrale acquisti per il canale drugstore di proprietà interamente italiana – socio diretto della Centrale Forum – a un ulteriore crescita.

Il piano prevede una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo. Che aggrega le sei insegne nazionali – Caddy’s, Piùme, Vitulano Drugstore, Risparmio Casa, Pilato e Punto P – nell’applicazione dei principi di best practice. La visione strategica e industriale degli imprenditori a capo del progetto ha, tra i suoi principali obiettivi, quella di creare un unicum italiano di centrale acquisti interamente dedicata al settore drugstore. Nata dall’accordo tra Crai Secom e quattro dei maggiori player del settore (Forza 3, Consorzio Promotre, Dmo e Pilato), intende essere la casa madre di otto società a matrice italiana (Risparmio Casa, AeG Vitulano, General, Ingromarket, Meloni Walter, Dmo, Pilato e Prodis). Punta, dunque, a riunificare la distribuzione promuovendo la sintesi dei valori che la contraddistinguono, il know-how delle strutture dei quattro gruppi fondatori nonché la vision degli imprenditori che le identificano.