Il brand del Gruppo Rohlik è approdato da pochi mesi in Italia. Con una struttura e un’identità ben definita, in un mercato in pieno fermento. Tra vecchi e nuovi competitor. L’intervista al Ceo Andrea Colombo.

Sezamo si fa strada in Italia. L’e-commerce di Gruppo Rohlik, già attivo in Repubblica Ceca, Ungheria, Austria e Germania, è sbarcato a Milano (e dintorni) lo scorso aprile. Chiara e definita la struttura del servizio: i consumatori possono scegliere tra un vasto assortimento composto da oltre 7mila referenze, comprese tipicità locali, prodotti dalle cascine del territorio, e grandi marche. La consegna, effettuata con veicoli elettrici e a gas metano refrigerati, avviene in tre ore. E, da qualche settimana, nella sola città di Milano, anche in 90 minuti. L’obiettivo, ci spiega Andrea Colombo, Ceo di Sezamo per l’Italia, è garantire “una spesa completa e di qualità in tempi rapidi”.

 Sezamo si è affacciato al mercato italiano in un periodo complicato, tra rincari, inflazione e conflitto in Ucraina. Come sono andati questi primi mesi?

Gruppo Rohlik ha deciso di fare il suo ingresso nel nostro Paese pur sapendolo un mercato complesso. Sezamo, attivo per il momento a Milano, Monza e in oltre 100 comuni limitrofi, è ancora in fase di test. Bisogna poi considerare che lo scoppio del conflitto in Ucraina e l’emergenza rincari hanno modificato le logiche dei mercati finanziari. Tuttavia, possiamo contare su un grande punto di forza.

Sarebbe?

Il nostro assortimento, unico nel suo genere. Conta circa 7.500 le referenze, alimentari e non. Oltre alle grandi marche e a prodotti locali, a cui si aggiungono referenze gourmet, dolci e panificati prodotti da alcuni artigiani milanesi, disponiamo di circa 200 prodotti a marchio ‘La Rosa dei Gusti’, il brand creato da Roberto Comolli. Non mancano referenze per la cura della persona e della casa.

Quale target intende intercettare il servizio?

Neogenitori e famiglie sono un target importante per Sezamo perché fanno una spesa completa. Il sito dispone di un’attenta selezione di prodotti per l’infanzia. Basti pensare che sono disponibili ben 43 referenze diverse di pannolini, molti dei quali ecosostenibili! Di particolare interesse è anche al mercato dei single, in costante crescita sul territorio milanese.

Non tutti i servizi di consegna hanno avuto fortuna. Penso a Gorillas, ad esempio. Cosa non ha funzionato secondo lei?

Una start up deve mettere in conto fin da subito che per conoscere un nuovo mercato e per farsi conoscere ha bisogno di tempo. La consegna in 15 minuti può aver senso. Gli operatori del quick commerce, appoggiandosi a dark store dislocati per la città, hanno però un raggio d’azione limitato.

Quali sono, dunque, le differenze tra un operatore di quick commerce e un e-commerce come Sezamo?  

Gli operatori di quick commerce dispongono di un assortimento composto da 2-3mila referenze. Propongono una spesa di dimensioni ridotte. I rider, zaino in spalla, consegnano i prodotti in bicicletta o in motorino. Il loro vantaggio è la velocità, ma hanno una minor profondità di assortimento. A loro si contrappongono i servizi di consegna dei retailer fisici, effettuati solitamente in 24 ore. Leader di categoria è Esselunga, che poche settimane fa ha avviato una partnership con Deliveroo per le consegne in 15 minuti. In mezzo a questi due modelli c’è il e-commerce di Sezamo: veloce, sostenibile, con una spesa completa e di qualità. Le consegne, inoltre, coprono un raggio d’azione molto più ampio.

Teme la concorrenza di Esselunga ora che offre consegne molto più rapide? Modalità e area presidiate sono le stesse di Sezamo.

A Milano l’8% della popolazione acquista online. Il restante 92%, composto anche da giovani e persone che trascorrono gran parte del tempo con il cellulare in mano, non lo fa. Prima di guardare a quell’8% di consumatori già abituato all’online, ci concentriamo dunque su come ‘conquistare’ quella grande fetta di pubblico che ancora non usufruisce dell’e-commerce.