Cincinnati (Usa) – P&G di nuovo nel mirino di alcuni gruppi ambientalisti statunitensi. Come riportato da Reuters, alcune organizzazioni no profit del Paese starebbero chiedendo agli investitori della multinazionale di votare contro la rielezione dell’attuale Ceo, Joe Moeller, a presidente del Consiglio di amministrazione.

Il prossimo 11 ottobre è infatti in programma il tradizionale meeting annuale in cui vengono eletti, o confermati, i vertici aziendali. Tuttavia alcuni gruppi ambientalisti, tra cui il Consiglio di difesa delle risorse naturali, gruppo senza scopo di lucro impegnato nella difesa dell’ambiente, vorrebbero che il ruolo di presidente del Cda venisse ricoperto da una figura ‘indipendente’, non legata cioè alla multinazionale.

Il motivo di tale richiesta sarebbe da ricercarsi nelle “azioni insufficienti profuse da P&G per limitare il fenomeno della deforestazione”, spiega Reuters. In particolare per quanto riguarda la produzione di tovaglioli di carta a marchio Bounty e carta igienica Charmin. “I vertici aziendali non hanno le competenze, la visione e l’esperienza necessaria per fronteggiare questi rischi ambientali”, sostengono gli ambientalisti.