Milano – Nel dibattito sull’aumento dei costi energetici interviene anche Mario Resca, presidente di Confimprese. L’associazione raggruppa 350 marchi commerciali, con 40mila punti vendita e 660mila addetti. In merito all’energia, Resca spiega al Corriere che “il problema non è soltanto l’aumento abnorme, che metterà fuori mercato molte aziende, ma la disponibilità. Anche il retail vive di elettricità e gas. Il settore teme razionamenti e le misure di risparmio energetico che potranno essere decise”. Il presidente dell’associazione teme in particolare la possibile chiusura alle 19 “che porterà a un calo dei consumi, o le insegne spente e le limitazioni ad aria condizionata e riscaldamento. Il retail è un’area di accoglienza: dalle librerie ai centri commerciali, deve dare comfort al cliente”. Tra le possibili conseguenze, prosegue Resca, “la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e decine di migliaia di punti vendita. Anche perchè ad aumentare non è solo l’energia, ma anche le materie prime”.
Resca (Confimprese): “Il settore retail teme le chiusure anticipate”
Irene Galimberti2022-08-30T16:50:50+02:0029 Agosto 2022|Attualità, in evidenza h, Mercato, Personal care, Retail|