Düsseldorf (Germania) – L’aumento dei prezzi al consumo, il rigoroso controllo dei costi e le misure di efficienza non sono riusciti a evitare che i rincari di materie prime e logistica penalizzassero la profittabilità di Henkel nel I semestre 2022. Ma la multinazionale l’aveva previsto: “L’andamento dei profitti è stato in linea con quanto atteso per il 2022”, dichiara il Ceo, Carsten Knobel. “In un contesto molto impegnativo, nei primi sei mesi la crescita è stata superiore alle aspettative”. Segna un +8,9%, infatti, il fatturato organico (nominale: +9,9%), per un totale di circa 10,9 miliardi di euro, a cui hanno contribuito tutte le divisioni e le aree geografiche. “Considerato questo sviluppo, abbiamo rivisto al rialzo le previsioni per l’anno fiscale in corso per ciò che riguarda il fatturato organico (tra il +4,5% e il +6,5%), confermando le indicazioni per il margine Ebit (-18,5%, ndr) e l’utile per azione privilegiata (-20,8% a tassi costanti di cambio, ndr)“, prosegue la Knobel. “Con la divisione Adhesive Technologies (12,2%) siamo leader globali. L’integrazione delle divisioni Laundry & Home Care e Beauty Care ci consentirà di creare una piattaforma multicategoria con un fatturato di circa 10 miliardi di euro. Stiamo lavorando alla fusione con l’obiettivo di rendere operativa la nuova divisione Consumer Brands entro l’inizio del 2023, con un portafoglio prodotti ottimizzato e migliori opportunità di crescita e marginalità”. La divisione Beauty Care segna un +0,4% nel primo semestre, con uno sviluppo a doppia cifra per i marchi e i prodotti per i saloni di bellezza e risultati sotto i livelli dell’anno scorso per il segmento consumer. Migliorano le previsioni per il segmento, con un andamento compreso tra -3% e -1% (in precedenza -5% e -3%). Laundry & Home Care ha registrato un aumento del fatturato organico del +7,4%, con risultati positivi in particolare per il segmento Laundry. Per questo le previsioni sono passate da un range tra il 2% e il 4% a uno tra il 4% e il 6%. Al 30 giugno 2022, la posizione finanziaria netta era di -1.441 milioni di euro (-292 milioni di euro al 31 dicembre 2021), cifra che include le spese per circa 430 milioni di euro legate al programma di riacquisto delle azioni avviato nel febbraio 2022, e il pagamento dei dividendi per circa 800 milioni di euro nel secondo trimestre.