Milano – Nel complesso scenario di crisi globale, i prodotti della private label sembrano reggere il colpo. Secondo gli ultimi dati NielsenIQ, la Mdd registra su base annuale (luglio 2021-giugno 2022) un giro d’affari complessivo di oltre 24 miliardi di euro, in crescita del 4,8%. Di questi, 12 miliardi sono generati da ipermercati, supermercati e libero servizio (+3,5%) e quasi 11 miliardi provengono dal canale discount (+6,6%). Nielsen IQ segnala inoltre che l’incidenza dei prodotti di private label sul totale del largo consumo confezionato ammonta oggi al 30% a valore se si considerano anche i discount, mentre tocca il 21,2% senza questi ultimi. Le referenze di primo prezzo (la linea di private label più economica, ndr.) registrano +43,1% nei discount e +3,8% negli iper, supermercati e libero servizio. Buone performance anche per il segmento premium e per quello salutistico che riportano, complessivamente, +12,3% e +7,3%. Rallenta invece il biologico che si attesta a +1%. Infine, il segmento core, che da solo costituisce il 68% del fatturato Mdd (discount esclusi), segna +4,4%. Analizzando i dati del primo semestre 2022, NielsenIQ evidenzia inoltre un presenza crescente della private label nel carrello degli italiani: +7,7% rispetto allo stesso periodo 2021, con un fatturato che si attesta a 12,6 miliardi di euro, di cui 6,3 generati da iper, supermercati e libero servizio (+6,4%) e quasi 6 miliardi provenienti dai discount (+9,4%).
NielsenIQ, Mdd: nel primo semestre 2022, giro d’affari da 12,6 miliardi di euro
Irene Galimberti2022-08-02T10:17:41+02:002 Agosto 2022|Attualità, Bio, Home Care, Mercato, Personal care, Retail|