Milano – L’analisi mensile di NielsenIQ ‘Lo stato del Largo Consumo in Italia’ evidenzia che a giugno il fatturato della Grande distribuzione organizzata (totale Italia) – pari a 11,8 miliardi di euro – cresce del +8% sul 2021 e del +5,2% a parità di rete. Rispetto allo scorso anno, invece, a giugno si registra un livello di promozione più basso (22,9 la percentuale delle vendite in promozione totale Italia), per un -2,5%. Sale il costo della spesa delle famiglie italiane (+7,3% vs giugno 2021 e +1,9 pp vs maggio 2022). E restano le ‘contromisure’ all’inflazione, con i discount in crescita del +10,5% per fatturato su base annua. A seguire supermercati (+8,9%) e specialisti casa&persona (+7,6%). Stabile la crescita della domanda di prodotti a marca del distributore (in giugno pari al 21,2% del Lcc; 29,8% sul totale Italia inclusi i discount). Nel carrello gli italiani prediligono il Largo consumo confezionato (+8,7%) e il fresco (+8,0%; guidato da macelleria e polleria a +10,2%, pane pasticceria e pasta a +16,1%; mentre cala la Pescheria del -6,9%), mentre il comparto non food è stabile a +0,5%. A livello di prodotto guidano la classifica dei Top10 di NielsenIQ il dessert fresco, l’olio di semi di girasole e la carne. “L’inflazione ha impattato sui beni del largo consumo con gradualità ma mese su mese i dati stanno galoppando e la spesa delle famiglie è sempre più cara”, spiega Luca De Nard, amministratore delegato di NielsenIQ Italia. “I risparmi accumulati da una fascia di italiani durante il lockdown sostengono ancora gli acquisti. L’allarme potrebbe scattare in autunno quando l’inasprirsi della condizione economica del nostro Paese potrebbe impattare sul portafoglio degli italiani”.