Milano – Siamo stati i primi, un anno fa (leggi qui), a raccontare l’inizio dell’avventura di Gorillas. Era il 14 aprile 2021. Il suo slogan era: “Spesa a casa in 10 minuti”. A consegnarla rider, con un look distintivo, a bordo di bike elettriche. Fondata nel maggio 2020 da Kağan Sümer e Jörg Kattner con l’obiettivo di ridefinire il concetto di supermercato, aveva scelto Milano per il suo sbarco in Italia. Già presente in 16 metropoli europee, operava seguendo un modello di ‘dark store’, ovvero punti di stoccaggio della merce destinata al delivery. Per usufruire del servizio, bastava scaricare l’applicazione e scegliere tra un catalogo di circa 2mila articoli essenziali, compresi i freschi. Tutti disponibili allo stesso prezzo del dettaglio. I prodotti selezionati arrivavano a destinazione nel giro di 10 minuti con una maggiorazione di due euro per la consegna. Una vera e propria rivoluzione per il cosiddetto ‘urban delivery’. Una favola durata poco più di un anno. Oggi, infatti, scatteranno le procedure di licenziamento per 540 lavoratori e lavoratrici in tutta Italia, con la messa in liquidazione della società. “Inaccettabile”, attacca il sindacato Fit-Cisl con cui la start-up tedesca che consegna in pochi minuti la spesa a domicilio aveva appena sottoscritto un accordo per inquadrare i rider con il contratto nazionale di settore. La notizia non giunge inattesa. Il 25 maggio la società aveva annunciato il licenziamento di 300 dipendenti nel mondo (leggi qui). Purtroppo sono molti di più.