Di Giulio Rubinelli

Certo è che quelli di UniCoop Firenze sono sempre controcorrente.

In un momento di crisi economica e sociale dovuta all’invasione della Russia in Ucraina ma non solo, hanno firmato un contratto integrativo da Paese ricco e da bilancio in ordine. Il Paese non è ricco, ma il loro bilancio è in ordine:

  • Ricavi per vendite lorde al dettaglio pari a 2,4 miliardi di euro, +1,3% rispetto al 2020.
  • L’utile netto ammonta a oltre 25 milioni di euro, al netto di imposte per circa 17 milioni di euro.
  • Nel 2021 continua il forte consolidamento a livello patrimoniale (le immobilizzazioni superano i 1.507 milioni di euro), finanziario (1.590 milioni di euro in titoli di stato) ed economico (ricavi a 2.517 milioni di euro, +1,6% rispetto all’anno precedente). Grazie al risultato positivo del 2021, il patrimonio netto della Cooperativa cresce arrivando a 1.730 milioni di euro.

Ed ecco allora il rinnovo del contratto collettivo di lavoro:

  • potenziato il sostegno alla paternità,
  • si riduce l’orario di lavoro,
  • introdotto il congedo retribuito per le vittime delle violenze di genere,
  • istituita una commissione tecnica aggiuntiva sulla sicurezza.

Il contratto va a migliorare le condizioni di lavoro in Cooperativa, con un’attenzione particolare ai temi della conciliazione lavoro e famiglia, della tutela delle persone più fragili (lavoratori in condizione di malattia o vittime di violenza di genere), alla sicurezza sul lavoro e della parità di genere attraverso i congedi parentali.

E poi ancora:

  • il mantenimento dell’orario a 36 ore e la progressiva riduzione da 40 ore a 38 ore per tutti gli assunti dal dicembre 2011, azione questa in controtendenza nel momento in cui il contratto nazionale fissa l’orario a 40 ore,
  • confermato anche l’elemento del salario variabile partecipativo, che prevede, come sta accadendo proprio in questi giorni, la distribuzione del 25% dell’utile della gestione commerciale ai lavoratori, cui si aggiunge, per venire incontro a chi dovesse affrontare un periodo di difficoltà, la possibilità di acquisti rateali per i lavoratori,
  • si apre inoltre un intero capitolo dell’integrativo dedicato a sostenere benessere e welfare dei lavoratori, che comprende ad esempio la tutela della dignità e della parità genere, anche attraverso l’equiparazione delle unioni civili ai matrimoni tradizionali nel diritto a vedersi riconoscere tutto quello che è previsto dall’integrativo in riferimento a matrimonio e famiglia, un congedo retribuito aggiuntivo di 90 giorni per le vittime di violenza di genere che si somma a quello previsto per i lavoratori affetti da malattie gravi.

L’accordo comprende inoltre una misura importante per il sostegno alla paternità, attraverso la previsione di 4 settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% per i padri lavoratori ed ulteriori 30 giorni per congedo parentale facoltativo.

Particolare attenzione, infine, viene posta al tema della sicurezza sul lavoro. La sua rilevanza all’interno della Cooperativa viene rafforzata attraverso l’istituzione di apposita Commissione Tecnica che avrà il compito di promuovere la diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza e di proporre iniziative di miglioramento degli attuali standard.

UniCoop Firenze è proprio in controtendenza, confermato.