Milano – Nuova riduzione del contributo ambientale (Cac) per gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro a partire dal 1° luglio 2022, che secondo le stime porterà alle aziende risparmi per circa 90 milioni di euro quest’anno. “Con la possibilità”, spiega il Consorzio, “di ulteriori interventi su tutte le filiere che potranno entrare in vigore dall’inizio del prossimo anno”. Per l’acciaio il Cac si abbassa quindi da 12 a 8 euro/ton; per l’alluminio da 10 a 7 euro/ton; si dimezza per carta e cartone passando da 10 a 5 euro/ton; per il vetro passa da 33 a 29 euro/ton. Nel caso della plastica, per gli imballaggi in fascia A1 il contributo scende da 104 a 60 euro/ton; per la fascia A2 l’aumento a 168 euro/ton previsto dal 1° luglio non scatta e il valore rimane dunque di 150 euro/ton; la fascia B1 vede una forte riduzione del contributo, che passa da 149 a 20 euro/ton. Un’importante novità riguarda la B1: si spostano dalla B2 a questa fascia tutti i tappi tethered, progettati per restare legati ai loro contenitori per bevande. Per la fascia B2 il Cac passa da 520 a 410 euro/ton e per la fascia C da 642 a 560 euro/ton. Non cambiano i valori degli extra Cac da applicare agli imballaggi poliaccoppiati a base carta idonei al contenimento di liquidi (25 euro/ton), a quelli di tipo C (115 euro/ton) e a quelli di tipo D (245 euro/ton). Il Consorzio segnala altre due importanti novità a partire dal 2023: una nuova classificazione in nove fasce (anziché le attuali cinque) per gli imballaggi in plastica e l’avvio di un progetto di semplificazione per l’abolizione delle dichiarazioni periodiche, “qualora si mettano a disposizione di Conai alcuni dati contenuti nelle fatture elettroniche emesse dai produttori e dai commercianti di imballaggi”.