Londra (Regno Unito) – Dalle emissioni delle ciminiere nascono detersivi. Unilever presenta quella che definisce una “rivoluzione della pulizia”. Dopo aver lanciato la prima capsula per bucato al mondo realizzata utilizzando le emissioni di Co2 catturate e riciclate, la multinazionale sta sperimentando questa innovazione con altri due marchi. Sunlight, in Sud Africa, ha proposto il primo detergente piatti a mano che impiega anidride carbonica riciclata nella formulazione. Mentre in Germania è stato presentato il primo detersivo per bucato in cui anche l’ingrediente chiave per la pulizia è realizzato con Co2 riciclata. L’etichetta dell’edizione limitata Coral Optimal Color+ comunica l’utilizzo del biossido di carbonio nel prodotto e mostra un codice Qr per spiegare maggiori contenuti ai consumatori. Anche i flaconi sono riciclabili e realizzati con il 70% di plastica riciclata.

L’Unilever Carbon Rainbow mostra il passaggio dai combustibili fossili ad altre fonti di carbonio rinnovabili e riciclate. Come il carbonio ‘viola’, catturato dall’aria o dalle emissioni industriali; quello ‘blu’ da fonti oceaniche, quello ‘grigio’ da materiali di scarto e quello ‘verde’ da piante e biomassa. “In collaborazione con i nostri partner LanzaTech e India Glycols Limited (Igl), i processi di riciclaggio della Co2 vengono utilizzati per intrappolare le emissioni industriali di un’acciaieria prima che entrino nell’atmosfera”, spiega Andreea Sapunaru, global marketing director fabric cleaning. “I gas catturati vengono aggiunti a varie colture batteriche (un po’ come il lievito) per convertirli in etanolo. Questo viene quindi utilizzato per produrre tensioattivi, un ingrediente chiave per la pulizia, che crea schiuma e scompone olio, grasso e sporco. I tensioattivi sono in genere prodotti direttamente da combustibili fossili, e sono quindi tra i maggiori responsabili di gas serra. Essere in grado di crearli utilizzando Co2 riciclata è una grande vittoria ambientale”.