Di Luigi Rubinelli
Sofidel, gruppo leader in Italia, secondo produttore in Europa e quinto nel mondo per capacità produttiva nel settore della carta tissue per uso igienico e domestico (con un fatturato consolidato netto di 2.173 euro/Mln e una presenza in 14 paesi nel mondo con 17 società) è la casa madre del più noto marchio Regina. Ha prodotto nel 2020 il suo decimo Report Integrato. Il reporting integrato è, lo ricordiamo, un processo che permette di integrare la rendicontazione aziendale e sviluppare la comunicazione delle performance finanziarie, ambientali, sociali e di governance attraverso un unico bilancio annuale. E’ quindi più di un report di sostenibilità.
Sofidel ha fatto nel corso degli anni, della trasparenza nella rendicontazione, un veicolo importante per costruire la fiducia lungo tutta la catena del valore, evidenziando le relazioni tra variabili non solo economiche e andando oltre il concetto dei classici rendiconti contabili.
Se guardiamo all’industria del largo consumo notiamo che non sono molte le aziende che hanno iniziato con così largo anticipo a rendicontare le proprie performance in ambito di sostenibilità. Ricordiamo qui la sola Esselunga. Per comprendere a fondo l’impegno di un’azienda è di fondamentale importanza analizzarlo lungo tutta la sua filiera, dalla selezione della materia prima fino al prodotto finito, finanche al suo trasporto e alla sua commercializzazione. Occorre guardare con attenzione alla Governance e alla gestione del rapporto fra l’azienda e tutti i suoi stakeholder, vale a dire i suoi dipendenti, i suoi partner istituzionale e commerciali, dai fornitori ai clienti fino ovviamente ai consumatori.
È vero, la premessa è un po’ lunga, ma necessaria per comprendere il valore o meno di una rendicontazione.
Un report esaustivo
Il Report Integrato che Sofidel ha messo a punto nel 2020 può dirsi oggi veramente esaustivo per il dettaglio delle informazioni e la chiarezza nell’esposizione dei contenuti. Ma entriamo nel merito. Sofidel enuncia già dalla copertina il proprio Purpose: ‘Clean Living’ For everyday needs. For a healthier planet. For integrity and respect. Un impegno costante per un mondo più pulito in tutti i sensi.
Il Purpose è la ragion d’essere di un’azienda, ne definisce il ruolo nella società e i benefici che intende portare alle persone e al pianeta. Nel Report, dal Purpose discende poi l’indice dei contenuti, non più suddiviso in base a una vecchia logica di funzione aziendale, bensì per temi materiali, i temi di rilevanza per gli stakeholder e quindi: una governance responsabile, un andamento finanziario all’insegna della trasparenza, una strategia e un modello di business sostenibile, l’igiene per una più alta qualità della vita, l’ambiente e un mondo più pulito, la cura delle persone.
Occupa una parte particolarmente rilevante la sezione dedicata all’ambiente. Per produrre la carta occorrono principalmente: la cellulosa, l’acqua e l’energia. Su questi tre temi si focalizzano pertanto l’interesse e gli investimenti dell’azienda.
Il Gruppo, forse anche per la natura stessa del proprio settore particolarmente energivoro, si è dato già nel 2008 l’obiettivo di riduzione del 24% della carbon intensity, obiettivo peraltro raggiunto nel 2020.
Combattere il cambiamento climatico
Oggi, in seguito anche al Green Deal europeo, il complesso piano strategico pubblicato dalla Commissione Europea nel dicembre del 2019 per combattere il cambiamento climatico, un’azienda di grandi dimensioni come Sofidel si è sentita investita dalla responsabilità, etica ed economica, di collaborare a questo nuovo corso. In questo scenario Sofidel ha quindi aderito al programma internazionale Science Based Targets initiative (Sbti) che ha approvato gli obiettivi del Gruppo, riconoscendoli coerenti con le riduzioni necessarie per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C, secondo quanto richiesto dall’accordo di Parigi: un ambizioso -40% di riduzione di Co2 per polpa di cellulosa entro il 2030.
Tutelare le foreste
Il secondo grande tema ambientale e certo di non minore importanza è la tutela della risorsa forestale. Da diversi anni Sofidel vanta ormai la certificazione da parte di terze parti indipendenti (prevalentemente Fsc) della totalità della cellulosa acquistata.
Sempre meno acqua
Per ciò che concerne infine la sua gestione della risorsa idrica, l’impegno è ovviamente quello di ridurne sempre più i consumi, avvalendosi dell’ottimizzazione dei cicli produttivi e di un’accurata progettazione degli impianti. Oggi il tasso del riciclo dell’acqua di Sofidel è del 96,6% e il prelievo è di 7,2 l/kg di carta, contro una media di settore del doppio.
E anche meno plastica
Un altro importante obiettivo che il Gruppo si è dato è quello della riduzione della plastica dagli imballi primari: su questo fronte Sofidel si è infatti impegnata a ridurre del 50% l’incidenza della plastica convenzionale entro il 2030.
Impegni, risultati, esposizione sempre chiara e precisa, abbinano questo report integrato a quello di sostenibilità di Mutti (leggi qui), già analizzato da Alimentando.info (il portale sul mondo food del nostro gruppo editoriale) e a quello di Esselunga.