Torino – Internalizzare il servizio di pulizia: sarebbe questo il tema al centro di una comunicazione arrivata ai 7mila dipendenti Pam tramite i diversi direttori dei punti vendita, in vigore da oggi. I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs non hanno tardato a prendere posizione attraverso un comunicato congiunto, trasmesso alla direzione aziendale, in cui sollecitano il dietrofront sulla decisione unilaterale, e stigmatizzano “il preavviso pressoché inesistente” e “le modalità̀ estremamente sbrigative con cui ci è stata resa nota una modifica organizzativa tanto impattante nell’ambito del canale commerciale”. Le tre sigle sottolineano: “Oltre al danno in termini occupazionali cagionato alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti da chi fornisce attualmente il servizio di pulimento presso gli iper, attribuire al personale diretto mansioni relative al mantenimento dell’igiene e della pulizia negli ambienti in ambito commerciale e lavorativo appare una determinazione potenzialmente foriera di danni anche molto seri”. Lascia perplessi, proseguono i sindacati, che in piena pandemia “un datore di lavoro, sul quale ricadono integralmente sia il dovere di adottare misure generali di tutela che l’obbligo di effettuare un’attenta valutazione dei rischi per garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, decida di privarsi dell’attività di entità aziendali specializzate nella fornitura di servizi di pulitura e sanificazione”. La direzione aziendale Pam Panorama precisa che “l’internalizzazione del servizio di pulizia fa riferimento ad attività non in via esclusiva ed è complementare alle gestione di ogni singolo reparto. L’azienda conferma altresì tutti i cospicui investimenti adottati nella salvaguardia della sicurezza dei propri dipendenti e dei propri clienti in materia anti Sars Cov2”.
Pam: i dipendenti dovranno fare anche le pulizie. Sindacati sul piede di guerra
Irene Galimberti2021-10-05T11:54:32+02:005 Ottobre 2021|Attualità, Home Care, Mercato, Personal care, Retail|