Milano – Carrefour Italia accelera sul franchising per il rilancio delle attività nel nostro Paese. E commenta le notizie emerse nei giorni scorsi sui presunti esuberi e sulla ventilata chiusura di 106 punti vendita (leggi qui l’articolo di Luigi Rubinelli). Paolo Andreani di Uiltucs ha parlato infatti di 1.800 esuberi. “Dopo la crisi degli ipermercati”, sottolinea il sindacalista, “entra in discussione la tenuta dei formati Express e Market: verranno ceduti punti vendita tra i più performanti. Campania, Liguria, Lombardia e Lazio risultano le regioni del Paese più penalizzate”. Da quanto si apprende, l’azienda prevede, nell’ambito del confronto con le organizzazioni sindacali, l’attivazione di un piano sociale su base volontaria. Con interventi di formazione e riqualificazione del personale per favorirne il ricollocamento. Previsti anche programmi di sostegno all’imprenditorialità e incentivi all’esodo. “Carrefour prosegue nel piano di sviluppo del franchising”, spiega l’insegna alla nostra redazione, “che prevede il passaggio e non chiusura di 106 punti vendita a franchisee e a collaboratori Carrefour che vorranno intraprendere la strada dell’imprenditoria a condizione che tutti i collaboratori impiegati in suddetti punti vendita siano confermati. Con questo Carrefour conferma la volontà dell’azienda di investire nel Paese con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura”.