Roma – L’industria di marca sta incontrando in queste settimane le catene della distribuzione moderna per aggiornare i listini 2022. A tema i forti rincari dovuti agli aumenti dei prezzi delle materie prime, dei trasporti, dell’energia. E non è da sottovalutare il fattore speculazione. Come scrive il Sole 24 Ore, gli aumenti variano da settore a settore ma sono comunque consistenti: +7% per i fazzoletti di carta e la carta igienica, +20% per la pasta, +15% per le farine, +12% per le merendine, +4% per i salumi, +15% per le conserve di pomodoro, +17% per legumi, +20% per l’olio, +8% per i prodotti lattiero caseari. Il rischio concreto, secondo gli addetti ai lavori, è che ci sia un incremento dei prezzi per il consumatore finale pari al 2-4%.