Di Luigi Rubinelli

La Procter&Gamble ha recentemente accelerato il suo programma di lotta al cambiamento climatico per arrivare a Zero emissioni nette di gas serra entro il 2040. Il comunicato che ha diffuso è un lungo e puntiglioso elenco di quanto fatto e quanto ha da fare il gruppo.

Il passaggio critico è al 2030:

  • Riduzione delle emissioni nelle attività produttive del 50%
  • Riduzione delle emissioni nella catena di fornitura del 40%.
  • Ridurre le emissioni derivanti dalle attività produttive. Dal 2010 al 2020 P&G ha ridotto le emissioni assolute nelle attività globali del 52% attraverso l’efficientamento energetico e l’uso di elettricità rinnovabile. E, mentre continua a ridurre le emissioni, sta anche implementando soluzioni climatiche naturali per bilanciare le emissioni rimanenti delle operazioni che non possono essere eliminate entro il 2030, tra cui nuovi progetti che aiutano a proteggere e ripristinare le foreste e altri ecosistemi essenziali per le persone e per la fauna selvatica che li abitano.
  • Accelerare la produzione di energia elettrica rinnovabile. P&G si sta avvicinando all’obiettivo 2030 di acquistare il 100% di energia elettrica rinnovabile comprandone già il 97% a livello globale. Nel 2021, la Environmental Protection Agency degli Stati Uniti ha riconosciuto P&G al quinto posto nella sua National Top 100 degli utenti che sfruttano energia verde e al secondo posto nella sua Top 30 per la generazione di energia rinnovabile in loco a livello nazionale, rendendo P&G l’azienda top-rated nel settore dei prodotti di consumo.
  • Decarbonizzare la catena di fornitura e la logistica. Le emissioni della catena di fornitura e della logistica, dalla materia prima al venditore finale, sono circa 10 volte superiori a quelle delle attività produttive. Per questo P&G si è posta l’obiettivo di ridurle del 40% entro il 2030 e sta progettando di aumentare l’efficienza del trasporto dei prodotti finiti in uscita del 50%, sempre entro il decennio. Non solo: P&G ha realizzato un nuovo Product Supply Innovation Center (Psic) a Kronberg, in Germania, come hub per una rete di fornitori locali, aziende tecnologiche e università di alto livello, in cui sviluppare soluzioni globali e scalabili per aiutare a decarbonizzare tutta la nostra filiera.

Ma lo sforzo più interessante Procter&Gamble lo sta facendo sul lato del consumo con prodotti usabili in modo diverso che nel passato.

  • Rendere la casa più sostenibile con azioni semplici. P&G e i suoi marchi continueranno a fornire ai consumatori strumenti e informazioni su come piccole azioni a casa possano davvero fare una grande differenza per il pianeta (guarda il video a questo link).
  • Tagliare 15 milioni di tonnellate di carbonio attraverso il lavaggio con acqua fredda e accelerare l’impatto con altri 30 milioni di tonnellate entro il 2030. P&G ha sfruttato l’innovazione e l’educazione dei consumatori per contribuire a ridurre la maggior parte della sua impronta di carbonio: l’energia necessaria per riscaldare l’acqua durante l’uso del prodotto. I marchi P&G Tide, Ariel e Dash hanno aiutato i consumatori ad aumentare l’uso di cicli di lavaggio a basso consumo energetico per evitare l’emissione di circa 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Tide e Ariel e Dash continuano a promuovere un maggior ricorso al lavaggio in acqua fredda attraverso nuove campagne di educazione per evitare ulteriori 30 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio entro il 2030 – più di dieci volte di quelle generate dalle attività produttive globali annuali di P&G.
  • Creare la casa del futuro. P&G, con altre realtà dell’Industria, sta sviluppando soluzioni per rendere la vita quotidiana più sostenibile attraverso la 50L Home Coalition. Aiutando le persone a ridurre l’uso di acqua calda, la 50L Home Coalition sta creando abitazioni più efficienti, in grado di utilizzare 10 volte meno acqua rispetto alla maggior parte delle case di oggi.

Alcune considerazioni

  • Procter&Gamble è una multinazionale globale, i suoi prodotti sono presenti in tutti i paesi. Negli anni scorsi si è parlato a lungo di una comunità di 100 multinazionali pronte, insieme, a contrastare il cambiamento climatico. Poi non se n’è saputo più nulla. Che fine ha fatto quell’intendimento?
  • Senza nulla togliere agli sforzi di Procter&Gamble, la domanda è: siamo ormai fuori tempo per combattere e azzerare i gas serra?
  • Molte aziende continuano a seguire gli intendimenti dell’Onu su questo argomento, ma la sensazione è che gli obiettivi da raggiungere siano ormai irraggiungibili, a meno che ci sia un contributo veramente corale e rigido e ultimativo per affrontare il problema.

 

P&G opera in Italia con i seguenti brand:

  • Ambipur (deodoranti per ambienti)
  • Dash (detersivi per bucato in lavatrice e a mano)
  • Fairy (detersivi per stoviglie)
  • Lenor (ammorbidente)
  • Mastro Lindo (detergenti per la pulizia della casa)
  • Swiffer (pulizia)
  • Viakal (detergenti)
  • AZ (dentifrici e prodotti per la cura dei denti)
  • Gillette (rasoi)
  • Braun (rasoi)
  • Head & Shoulders (cura dei capelli)
  • Kukident (prodotti per le dentiere)
  • Olaz (cosmetici e creme)
  • Oral B (dentifrici e prodotti per la cura dei denti)
  • Pampers (pannolini e prodotti per bambini)
  • Pantene (cura dei capelli)
  • Persona (cura della persona)
  • Clearblue (cura della persona)
  • Venus (depilazione)
  • Vicks (prodotti per la sinusite e il raffreddore)