Roma – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nell’adunanza del 27 luglio, ha deliberato l’avvio di un procedimento nei confronti di Fratelli Arena (del Gruppo Arena, ndr) per accertare l’esistenza di violazioni dell’art.19, comma 1, della legge n.287/90 relativamente a operazioni di concentrazione. Il procedimento servirebbe a valutare l’esistenza di una posizione dominante nel mercato della Gdo tale da eliminare o ridurre la concorrenza.
Come si legge nel bollettino n.33 del 16 agosto, il 20 dicembre 2019 l’Autorità ha autorizzato l’operazione di concentrazione comunicata da Fratelli Arena. Tramite cui la società ha acquisito 33 rami d’azienda condotti da Sma, otto rami d’azienda condotti da Distribuzione Cambria e 11 rami d’azienda condotti dalla Roberto Abate in liquidazione. Nel bollettino, si sottolinea però “la misura relativa alla cessione del punto vendita sito [omissis]” a soggetti con precisi requisiti, e “la misura secondo la quale il punto vendita oggetto deve essere ceduto entro [omissis] e, qualora non siano stati individuati gli acquirenti entro tale termine, la Parte (Fratelli Arena, ndr) dovrà, entro [omissis], cedere i punti vendita in questione individuando gli acquirenti [omissis], conferendo a tal fine un mandato irrevocabile a un apposito fiduciario”.
Fratelli Arena, tuttavia, nei mesi scorsi ha presentato l’istanza di proroga dei periodi di cessione, accettata da Agcm, per via di una mutata situazione concorrenziale. Ora, però, l’Agenzia ritiene “necessario valutare se i fatti comunicati integrino una fattispecie di inottemperanza alla delibera del 20 dicembre 2019 e se sia necessario imporre nuove misure al fine di ripristinare condizioni di concorrenza effettiva.