Roma – Il Consiglio dei ministri è pronto a conferire poteri straordinari all’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Come riferisce il quotidiano La Repubblica, i funzionari dell’Antitrust potranno perquisire le case di dirigenti d’azienda sospettati di violare i diritti dei consumatori e la libera concorrenza. Il tutto avverrà in seguito all’autorizzazione della Magistratura e in collaborazione con i finanzieri, presenti durante le perquisizioni. Le indagini potranno così arrivare fin dentro le case dei manager, che potranno essere severamente multati nel caso in cui provassero a ostacolarle. L’Antitrust, inoltre, potrà decidere di sanzionare – fino a un massimo dell’1% del fatturato mondiale – le aziende che ostacolano un’ispezione, infrangono i sigilli apposti su locali, libri e documenti e forniscono risposte inesatte, fuorvianti o incomplete. Stessa sorte per tutte quelle imprese che non partecipano a un’audizione e non forniscono risposte entro i termini stabiliti. Non saranno solo le società a essere multate, ma anche singoli manager e dirigenti che non rispettino i punti elencati in precedenza. Si parla di sanzioni che vanno da un minimo di 500 a un massimo di 25.823 euro. L’Autorità garante potrà anche sanzionare le aziende che non rispettano gli impegni presi con ammende record, pari fino al 10% del loro fatturato realizzato anche su scala mondiale. Le imprese che non rispetteranno le decisioni cautelari incorreranno in multe fino al 3% del fatturato realizzato anche su scala mondiale. La riforma attuata dal Governo, infine, prevede che: il presidente dell’Antitrust non potrà essere destituito o rimosso da entità politiche se svolge correttamente il proprio compito; l’Antitrust godrà di maggiore indipendenza finanziaria e potrà contare su contributi più forti.