Livorno – Si è tenuta mercoledì 28 luglio l’inaugurazione del nuovo punto vendita Esselunga a Livorno. Per celebrare la riuscita di tale traguardo nella ‘Stalingrado’ toscana, a lungo agognato da Bernardo Caprotti (leggi qui), la figlia Marina, ora al vertice della catena, ha voluto far ristampare ‘Falce e carrello. Le mani sulla spesa degli italiani’. Il libro, scritto dal padre nel 2007, dipingeva un mercato della Grande distribuzione ‘ostacolato’ dai comunisti delle Coop. Soprattutto nelle regioni storicamente ‘rosse’. E’ la stessa Marina Caprotti a scrivere la prefazione della ristampa. “Vogliamo tornare ad essere attrattivi per gli investimenti”, scrive l’imprenditrice milanese, “con l’auspicio che i pochi imprenditori italiani che hanno ancora il coraggio di investire e contribuire a dare impulso all’economia del Paese non vengano costantemente ostacolati dagli infiniti impedimenti burocratici e da ingerenze politiche, episodi a cui assistiamo quotidianamente. Se continuiamo a sopravvivere è solo perché siamo tenaci e perché amiamo e crediamo in questo meraviglioso Paese”. Non tarda ad arrivare la risposta di Coop. “Siamo davvero stupiti dalla ripresa di una polemica di oltre 15 anni fa e a tale proposito ricordiamo che il signor Caprotti e Esselunga sono stati condannati dai tribunali per le diffamazioni verso Coop contenute nel libro stesso. Altre sentenze hanno dato conto della correttezza dell’operato delle Coop e dei suoi amministratori e censurato Esselunga per appropriazione di informazioni commerciali di Coop”, si legge in una nota stampa rilasciata dall’insegna. “In questi ultimi anni i rapporti tra Coop e Esselunga sono stati improntati al rispetto che deve esserci tra concorrenti e alla collaborazione nelle sedi di rappresentanza comune della moderna distribuzione”. E conclude: “Come Coop non torneremo sull’argomento e auspichiamo quindi il superamento di queste sterili e vecchie polemiche”.