Bruxelles (Belgio) – È  scontro tra Roma e Bruxelles in seguito alla pubblicazione delle linee guida per l’applicazione della Direttiva Ue 2019/904 sugli articoli monouso (Direttiva Sup – Single use plastics), che entrerà in vigore il prossimo 3 luglio (leggi qui). Oggetto della disputa, l’inclusione nella lista dei prodotti messi al bando delle bioplastiche e delle plastiche ‘oxodegradabili’. Ossia quelle a cui sono aggiunti additivi per accelerarne la frammentazione per effetto della radiazione ultravioletta o del calore. Nel recepire la direttiva, con la Legge di delegazione europea 2019-2020 approvata dal Senato il 20 aprile 2021, l’Italia aveva infatti escluso i prodotti in bioplastica. Come anche quelli in carta con un sottile rivestimento plastico. “L’Europa ha dato una definizione di plastica stranissima, solo quella riciclabile, tutte le altre, anche se sono biodegradabili o sono additivate di qualcosa, non vanno bene”, avrebbe commentato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, definendo “assurda” la direttiva.