Roma – Continua la lunga saga sul destino del cashback di Stato. Il piano introdotto dal Governo Conte Bis per favorire i pagamenti elettronici e limitare l’evasione fiscale. Ieri, mercoledì 7 aprile, il Senato ha bocciato la proposta avanzata da Fdi lo scorso gennaio, che chiedeva di destinare i 5 miliardi stanziati alle categorie commerciali più colpite dalla pandemia (bar, ristoranti e palestre), inserendoli nel Decreto Ristori. Astenuti Lega, Italia Viva e Forza Italia. Il Pd vota contro, così come il M5S. Dalle forze di maggioranza, però, arriva il sostegno all’ordine del giorno. Che impegna il Governo ad approfondire il monitoraggio del piano statale e a introdurre, se necessario, eventuali rettifiche.
“Nei primi mesi dell’avvio del programma sono emerse alcune criticità”, si legge in un passaggio della mozione di maggioranza riportato dal quotidiano La Repubblica. “I partiti che sostengono il Governo, dunque, chiedono di approfondire il monitoraggio del programma cashback, anche al fine di adottare eventuali provvedimenti correttivi, con una valutazione retrospettiva di costi e benefici in un quadro più generale di riforma e di modernizzazione in senso digitale del sistema dei pagamenti effettuati al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, arte o professione”.