Bruxelles (Belgio) – ‘Sviluppare l’igiene domestica per soddisfare le esigenze del 21esimo secolo. Report congiunto industria/università su pulizia e disinfezione nelle case e analisi delle convinzioni e del comportamento in materia di igiene dei consumatori europei nel 2020’. E’ il titolo di un’analisi che Aise (Associazione internazionale saponi, detergenti e prodotti di manutenzione) e International Scientific Forum on Home Hygiene (Ifh) hanno presentato oggi. Proprio in occasione della Giornata mondiale della Salute. Il documento fa emergere il ruolo fondamentale dell’igiene nella prevenzione della diffusione di malattie infettive. Promuove l’igiene mirata e l’uso adeguato di prodotti per pulizia e disinfettanti. Offre anche un’interessante panoramica sull’idea che i consumatori europei hanno del concetto di igiene (dati paneuropei, circa 4.500 consumatori, febbraio e giugno 2020).

L’87% crede che la pulizia e l’igiene in casa siano importanti per aiutare a evitare malattie. Emerge però anche che è ancora bassa la comprensione di quando (e dove) l’igiene sia necessaria. Il 78% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare disinfettanti già prima della pandemia, spesso in situazioni normalmente considerate a ‘basso rischio’. Al di là del dichiarato, nonostante il Covid-19 sia stato un’opportunità senza precedenti per la promozione dell’igiene, si hanno poche evidenze che abbia modificato la percezione del rischio e i comportamenti igienici dei consumatori europei. A giugno 2020, solo il 44% riteneva che non lavarsi le mani con il sapone dopo averci starnutito potesse costituire un rischio elevato di infezione. Lo studio si propone di promuovere i principi di ‘Igiene Mirata’ (video), sostenendo che, per essere efficaci, le pratiche igieniche devono focalizzarsi in momenti e luoghi dove è necessario interrompere la catena dell’infezione e ridurre il rischio di esposizione a microbi nocivi. Altro tema affrontato quello della sostenibilità.