Boston (Usa) – Un processo di polimerizzazione a basso costo e facilmente scalabile. La statunitense Novomer ha presentato la tecnologia CoEth per la produzione di bioplastiche a base di poliidrossialcanoati (Pha). La tecnica sfrutta la catalisi selettiva per convertire ossido di etilene e anidride carbonica in lattoni (monomeri), per poi utilizzare il meccanismo di polimerizzazione ring opening, che rompe la struttura ad anello per ottenere una molecola lineare con un gruppo estereo.
Novomer sostiene di aver ottenuto un peso molecolare idoneo ad applicazioni commerciali. Punta quindi a introdurre questi biopolimeri sul mercato con il marchio Rinnovo. I primi test confermerebbero che il materiale sia biodegradabile e compostabile (Uni En 13436), molto flessibile (film soffiati con allungamento superiore al 500%) e dotato di resistenza alla trazione superiore a quella del polietilene. Etichette, sacchetti, film agricoli e sacchetti per rifiuti sono tra le potenziali applicazioni. La produzione avviene all’interno di un impianto pilota presso il Novomer Innovation Center di Rochester (New York). Ma la società intende avviare, il prossimo anno, la costruzione di un impianto su scala commerciale da 80mila tonnellate annue.