Bologna – Il 5 maggio si aprirà l’asta per il recupero crediti della Bio-On. Per un valore di 95 milioni di euro. A comunicarlo i due curatori, Luca Mandrioli e Antonio Gaiani, in seguito al via libera del Tribunale fallimentare di Bologna. L’asta comprenderà, in un lotto unico, brevetti e marchi, il sito di produzione di Castel San Pietro Terme, i beni mobili, le attrezzature, le quote di azioni, le scorte del magazzino, la tecnologia fermentativa e i contratti pendenti (compresi i lavori subordinati in essere). Bio-On vantava anche una nuovissima tecnologia per la cosmetica: le microperline biodegradabili per la produzione di trucchi e creme.

Per l’asta, che parte da una base di 94.956.796 euro, è stata predisposta un’unica data room, che conterrà tutte le informazioni e i dati. L’accesso sarà disciplinato usando la documentazione presente sul sito delle vendite pubbliche pvp.giustizia.it. Oltre che sul sito del fallimento Bio-On (www.bio-on.it). Specializzata nella produzione di materiali plastici ed ex ‘Unicorno’ di Borsa, la società bolognese era arrivata a una capitalizzazione superiore al miliardo di euro nel luglio del 2018. Per essere poi decretata in fallimento, dal Tribunale di Bologna, il 20 dicembre del 2019, in seguito a una serie di scandali finanziari che avevano portato anche all’arresto del suo presidente, Marco Astorri, per falso di bilancio e manipolazione del mercato.