“Il biologico, e quello italiano soprattutto, ha bisogno di una vetrina internazionale. Di un punto d’incontro dove confrontarsi, migliorarsi, conoscere numeri e trend di mercato, sviluppare partnership”. Il commento arriva da Fabrizio Piva, amministratore delegato di Ccpb. L’Ente di certificazione specializzato nell’agricoltura biologica e sostenibile partecipa infatti all’edizione digitale di Vivaness, in scena dal 17 al 19 febbraio. Nei giorni di manifestazione lo staff Ccpb sarà a disposizione del pubblico, in videochat. Per rispondere a informazioni su un’ampia panoramica di certificazioni del biologico agroalimentare e non-food, soprattutto cosmesi e tessile, e delle produzioni eco-sostenibili.
Un servizio divulgativo cruciale in uno scenario internazionale: la Commissione europea ha riconosciuto Ccpb come organismo di certificazione equivalente per il biologico in 49 paesi del mondo. In più l’ente di controllo è il primo organismo in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento per operare in conformità alle legislazioni nazionali sul bio negli Stati Uniti, in Canada e Giappone. Ccpb è inoltre capogruppo di 5 società presenti nel Mediterraneo: Egitto, Tunisia, Turchia, Libano e Marocco. Le aziende certificate da Ccpb sono circa 13mila, di cui oltre 11.500 nel settore biologico.