Londra (Uk) – Dalla collaborazione tra Unilever e GroupM nasce Data Ethics Compass. Uno strumento per valutare l’appropriatezza dei dati sui consumatori che le aziende vorrebbero utilizzare a fini pubblicitari. A giudicare il livello di rischio etico, i colori: verde o giallo se è basso o accettabile, arancione e rosso se elevato. La priorità, dunque, è “rispettare la privacy delle persone dall’altra parte dello schermo”, sottolinea Krystal Olivieri, senior Vp globale di GroupM per la data strategy. “Questa nuova funzionalità”, prosegue, “dimostra la convinzione di GroupM che, anche se hai accesso a determinati dati, non significa che dovresti sempre usarli. Abbiamo l’obbligo come industria di ristabilire un adeguato equilibrio”. Il lancio della nuova applicazione vuole infatti essere, come si legge in una nota di Unilever, “un segnale rassicurante” rivolto ai consumatori. Che, continua la multinazionale, “sono sempre più diffidenti nei confronti della pubblicità e lamentano la mancanza di chiarezza sul modo in cui i loro dati vengono raccolti e utilizzati nelle tattiche di profilazione”.