Roma –  Anno ancora in salita per le fiere. Il Dpcm del 14 gennaio, infatti, vieta le manifestazioni in presenza fino al 5 marzo. I 67 eventi previsti nel primo trimestre sono stati perciò cancellati o trasformati in workshop digitali. Il ritorno alla normalità sembra ancora lontano per un settore che ha pagato un prezzo altissimo, con il fatturato in calo dell’80%, secondo le stime Cerved. Senza contare poi tutte le perdite per l’indotto sul territorio. L’allarme è stato lanciato più volte da Aefi, l’associazione che riunisce 41 quartieri fieristici e circa mille manifestazioni, che ha ribadito l’importanza di alcune misure chiave. Secondo Aefi, spiega il Sole 24 Ore, dei 408 milioni di euro a fondo perduto previsti dal Governo nel corso del 2020 è stato erogato solo l’1,8% del totale. Oltre al fondo, il Governo ha messo i campo una serie di altri strumenti per il sostegno del sistema: credito d’imposta del 30% dei costi per la mancata partecipazione a fiere, il rifinanziamento del fondo per l’internazionalizzazione delle imprese con 1,1 miliardi e il piano straordinario per il made in Italy.