Roma – Le circa 200 aziende iscritte a Centromarca sviluppano un giro d’affari intorno ai 57 miliardi di euro, che arriva a 73 miliardi se si somma l’indotto, secondo una stima della società di consulenza Althesys. “Di fatto il 4% del Pil è figlio dell’attività dei nostri gruppi”, spiega Francesco Mutti, presidente Centromarca, al Corriere della Sera. “La capacità di lavorare insieme genera un valore straordinario. Negli ultimi anni è diventato un fattore di competitività molto rilevante”. In un anno le grandi marche hanno versato circa 16 miliardi di Iva e 12 miliardi di contributi e imposte sul lavoro. Rilevante poi l’impatto sul lavoro: 760mila posti per un totale di 22,7 miliardi di stipendi l’anno. “Questa indagine ci aiuta a dare una dimensione al nostro contributo alla generazione di ricchezza del Paese”, prosegue Mutti. “Ci aspettiamo un ’21 di transizione e un ritorno ai consumi precrisi nell’ultimo trimestre del ’23”, aggiunge Marco Travaglia, vicepresidente Centromarca e presidente di Nestlè Italia.