Bologna – Luca Panzavolta, Ad di CiaConad, interviene in merito al Dpcm relativo alla chiusura dei negozi nei centri commerciali: “In tutto questo tempo siamo stati in prima linea con non pochi sacrifici per assicurare i servizi inderogabili ai nostri concittadini quali i generi di prima necessità. Abbiamo sopportato, come tutti, storture, provvedimenti di dubbia comprensibilità, interpretazioni molteplici, contraddittorie e in alcuni casi fantasiose da parte dei vari livelli istituzionali preposti al bene comune. Per rispetto e rigore non abbiamo mai detto nulla o sollevato questioni di alcun genere”, spiega. “Ma ora, francamente, con tutta la pazienza e la calma di questo mondo”, prosegue l’Ad di Cia-Conad, “chiediamo di spiegarci per quale motivo tra negozi della stessa tipologia non si possano vendere tutti gli articoli a disposizione dei clienti a seconda che i punti vendita siano all’interno o all’esterno dei centri commerciali. Non ci pare che questa disposizione francamente aiuti a difenderci meglio dalla pandemia. Anzi, genera una moltiplicazione delle presenze all’interno dei punti vendita creando disagi, malumori, inutili discussioni e — udite udite — aumento del rischio di assembramento”.